Welfare
10/05/2021
Inps semplifica le modalità di accertamento dell’invalidità civile. La nota con la sospensione dell’assegno arriva due giorni dopo la data della visita, se l’invalido non si presenta
Gli invalidi civili convocati per la visita di revisione hanno 90 giorni di tempo per giustificare la loro assenza all’accertamento. L’assegno di invalidità, in effetti, viene sospeso, se la persona non si sottopone alla visita, ma è possibile presentare una giustificazione e attendere un secondo appuntamento.
L’iter per la revisione dell’invalidità civile è stato chiarito da Inps con il messaggio del 6 maggio 2021, numero 1835.
Inps scrive, in una nota diffusa anche sui social network, che il procedimento è stato semplificato, inserendo un automatismo nella sospensione dell’assegno, nel caso in cui l’invalido risulta assente alla visita.
La misura coinvolge i casi di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità.
Invalidi civili e visita di accertamento
Se l’invalido è assente alla visita di revisione, dopo due giorni viene inserito in automatico nella “fascia 80 di sospensione sul database pensioni”. A questo punto, l’interessato riceve la comunicazione della sospensione della prestazione con l’invito a presentare una giustificazione dell’assenza entro 90 giorni, alla struttura Inps territorialmente competente.
Se l’invalido presenta una giustificazione sanitaria o amministrativa fondata, Inps riavvia il processo di revisione e fissa una nuova data per la visita medica di accertamento. Qualora, anche alla seconda visita, l’invalido non si presentasse, il beneficio economico sarebbe infine revocato, a partire dalla data di sospensione.
Il provvedimento di revoca viene formalizzato con una seconda comunicazione al cittadino.
L’assegno di invalidità verrà a mancare, poi, dal mese successivo.