Sanità
03/07/2020
Emilio Didonè: il gruppo di “saggi” nominato in Regione è composto da professionisti stimati, ma che non hanno mai operato sul campo
Emilio Didonè scrive una lettera aperta al presidente della Regione Attilio Fontana. Il focus è il gruppo dei saggi nominato pochi giorni fa in Regione, con l'obiettivo di dare consigli “rendere più efficace il sistema sanitario lombardo”.
Del gruppo fanno parte
- Giuseppe Remuzzi direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS,
- Gianluca Vago, già rettore dell'Università statale di Milano,
- Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas,
- Rosanna Tarricone, Cergas Bocconi,
- Gianluigi Spata, presidente degli Omceo della Lombardia,
- Luigi Cajazzo, vicesegretario generale Regione Lombardia.
Secondo Fnp Cisl Lombardia, le persone chiamate a riflettere sullo stato della sanità in Lombardia sono professionisti noti e stimati, ma che non hanno operato in prima linea, confrontandosi con la realtà cruda dei problemi della salute sul territorio.
Lettera aperta al presidente della Regione Attilio Fontana
"Presidente Attilio Fontana, abbiamo saputo che ha nominato un gruppo di saggi per valutare le possibili evoluzioni del Sistema sanitario in Lombardia.
Dal sindacato auspichiamo che questi saggi non si limitino a fare il solito compitino, le conclusioni teoriche di centinaia di pagine, inapplicabili e con i soliti rimbombanti termini anglosassoni molto di moda.
Auspichiamo che gli esperti da lei scelti sappiano veramente mettere mano all'interno sistema sanitario lombardo, a partire, prima di tutto, da una revisione profonda della legge sperimentale n. 23/2015, dai rapporti tra pubblico/privato, dai diritti costituzionali di noi cittadini, dal riconoscimento sociale (e non solo economico) di tutti i lavoratori pubblici e privati.
Purtroppo, ci troviamo a sottolineare che le personalità chiamate a far parte del gruppo dei saggi sono noti professionisti, nei rispettivi settori di competenza, ma non hanno mai operato direttamente sul campo.
Nessuno di loro si è dato volontario in ospedale o ha operato sul territorio durante l'emergenza Covid.
Nessuno di loro lavora oggi in quella che si dice prima linea, confrontandosi con la realtà cruda della malattia.
Nessuno di loro si occupa direttamente di organizzazione sanitaria quotidiana in ospedale o sul territorio.
Presidente, secondo il nostro punto di vista può essere giusto - e popolare - ascoltare i grandi esperti noti soprattutto tra i media e gli addetti ai lavori. Forse, però, sarebbe stato ancora più giusto affiancare a loro persone che si confrontano tutti i giorni con i problemi quotidiani e concreti della malattia. Avrebbero potuto fornire l'esperienza di una parte della realtà che a loro manca".
Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia
Foto di repertorio