Informa
20/04/2023
Informa 1-2023
I dati dell’Osservatorio della Fnp Cisl Lombardia, aggiornati al 31 dicembre 2022, hanno analizzato la situazione all’interno delle 717 Rsa presenti sul territorio lombardo.
Il numero totale di posti letto autorizzati è pari 66.046 (534 in più rispetto al 2021), di cui 57.614 contrattualizzati, ovvero quelli per cui il Servizio sanitario regionale finanzia una parte della spesa a carico degli utenti.
Anche nel 2022 le strutture hanno aumentato la loro offerta di posti letto solventi (ovvero quelli con il costo complessivo a carico dell’utente, senza l’intervento economico della Regione), portando la dotazione complessiva a 8.081 unità (331 in più rispetto all’anno precedente).
È stata analizzata anche la situazione dei costi che le famiglie sostengono per l’assistenza nelle Rsa; anche a seguito di una normativa regionale che fornisce una certa libertà alle strutture, le tariffe differiscono tra le diverse Rsa lombarde. I dati dell’Osservatorio mostrano un’enorme volatilità per quanto riguarda la parte della retta pagata dall’ospite: la differenza va da una retta minima media di 55,43€ al giorno nell’Ats Montagna fino ad una retta media massima di 94,59€ al giorno nell’Ats Città Metropolitana di Milano. Questi dati sono in costante aumento se confrontati con il trend storico.
L’indagine ha inoltre calcolato, secondo anche i dati forniti da altre ricerche del settore long term care, a quanto ammonta la spesa sostenuta da una persona ricoverata in una struttura della Lombardia: prendendo a riferimento la retta media giornaliera della nostra Regione (69,86€), la spesa sostenuta nel 2022 è stata di 25.499€, in crescita rispetto al 2021.
Il quadro che emerge consente di svolgere un’analisi complessiva dell’intero settore della non autosufficienza. Secondo Osvaldo Domaneschi segretario generale Fnp Cisl Lombardia, il momento per intervenire in maniera decisa in quest’area risulta quanto mai favorevole, anche grazie alla recente approvazione della legge delega in favore delle politiche per gli anziani.
L’auspicio è che si colga tale opportunità soprattutto per le famiglie che vivono la situazione di avere una persona non autosufficiente. Riteniamo inoltre che per poter giungere a questo obiettivo il metodo migliore sia quello del confronto e dell’ascolto tra tutti i soggetti che gravitano attorno a questo mondo: Regione Lombardia, enti gestori, associazioni di rappresentanza, organizzazioni sindacali ed enti locali.