25 novembre: Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

25 novembre: Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Coordinamento Donne

24/11/2023



Le norme da sole non bastano, servono prevenzione, sensibilizzazione ed educazione

Una giornata contro la violenza sulle donne non basta, serve un'azione concreta per fermare una strage che miete ogni giorno nuove vittime. 

"È una “strage che non si ferma” e ne siamo frastornate, sbigottite!" afferma Liliana Chemotti, responsabile del coordinamento politiche di genere della Fnp Lombardia. "Noi  donne e uomini dei Pensionati Cisl della Lombardia e del coordinamento politiche di genere siamo impegnati con molte iniziative nei vari territori non solo il 25 novembre, ma lungo tutto l’arco dell’anno per cambiare narrazione, creare una nuova cultura di parità e condivisione in uno scambio intergenerazionale che aiuti a guardare al futuro con nuove dinamiche e nuova sensibilità".

Solo affrontando e prendendo consapevolezza dei vari ambiti in cui la disparità di genere agisce e cresce, si potranno eliminare le condizioni di base che portano poi alla violenza contro le donne. 

"Saremo presenti anche alla manifestazione Cisl nazionale del 25 Novembre per migliorare la manovra del Governo con un segno rosso sul braccio e sulle bandiere per celebrare questa giornata e ricordare le vittime dei femminicidi. L’ultimo, il numero 106 del 2023, ci fa rischiare per l’ennesima volta di riempirci la bocca di parole di condanna, di sdegno, eppure, nonostante le pressanti richieste delle associazioni che lavorano sul campo e conoscono bene la cultura che porta a questa strage, le istituzioni si scandalizzano quando chiediamo di fare prevenzione lavorando sull'educazione dei bambini e delle bambine di questo Paese. Bisogna cambiare dalle basi la cultura maschilista, patriarcale e sessista che impedisce ogni vero cambiamento e che fa credere al possesso come una delle tante coniugazioni dell’amore" aggiunge Chemotti. "E’ arrivato il momento che anche gli uomini si facciano carico insieme a noi di questo dramma che non è una "cosa da donne", ma li riguarda in prima persona e soprattutto non è ineluttabile come un destino avverso bensì è solo un'eredità culturale che può e deve essere cambiata".

La violenza, del resto, non è solo un fatto privato, ma una ferita culturale e sociale che coinvolge tutti, uomini e donne, giovani e anziani insieme.

La via da percorrere è ben chiara alla Fnp Lombardia: "Solo se saremo tutti uniti e complici, riusciremo a compiere una rivoluzione".