Documento programmatico “La cura della persona, il valore del lavoro”

 Documento programmatico “La cura della persona, il valore del lavoro”

Sanità

18/07/2023



L'iniziativa sulla sanità è stata promossa da Cisl, Fnp, Fp e Cisl Medici lo scorso 14 luglio

Un vero e proprio documento programmatico in 16 punti per il rilancio della sanità pubblica, dei servizi socio-assistenziali, del sostegno alla non autosufficienza. A metterlo a punto è stata la Cisl con le categorie dei pensionati, della funzione pubblica e dei medici Cisl, che lo hanno presentato lo scorso 14 luglio in occasione del convegno "La cura della persona, il valore del lavoro" organizzato all'Auditorium del Massimo di Roma e consegnato pubblicamente al Ministro della Salute Orazio Schillaci, e del Lavoro e Politiche sociali, Marina Elvira Calderone.

Secondo la Cisl, creare reti di prossimità e strutture intermedie per allineare i servizi ai bisogni di cura dei pazienti in ogni area del Paese, anche attraverso l'impiego di tecnologie innovative e l'investimento in ricerca e digitalizzazione del Sistema sanitario nazionale, richiede una corretta attuazione degli investimenti e delle riforme previste nel Pnrr, non escludendo a priori il ricorso, in tutto o in parte, agli stanziamenti del Mes sanitario in quanto le risorse messe a disposizione dal Pnrr sono rivolte quasi esclusivamente a interventi strutturali e questi ultimi sarebbero poco efficaci senza l'ausilio dei professionisti che potrebbero essere giustappunto finanziati attraverso le assegnazioni della predetta linea di credito.

Perciò, sottolinea il sindacato nel documento se vogliamo continuare a garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute sancito nell'articolo 32 della nostra Costituzione sarà necessario intervenire a partire dall'incremento delle risorse del Fondo sanitario nazionale.

Dopo la drammatica emergenza pandemica, spiega la Cisl, ci saremmo aspettati forti investimenti per la sanità pubblica, mentre il Def 2023 prevede una riduzione della spesa sanitaria nonostante gli elementi di complessità davanti agli occhi di tutti. Infatti, nonostante il crescente finanziamento del Servizio sanitartio nazionale in questi anni, nel Def 2023 si prevede una decrescita della spesa sanitaria che passerà dal 6,7% del Pil nel 2023 al 6,2% nel 2025.

Secondo la Cisl, la sanità pubblica e quella privata possono e devono convivere, con la seconda che può solo integrare e aiutare, con contratti di convenzione, il Ssn ma non sostituirsi ad esso. La governance sanitaria per la Cisl dovrà continuare a rimanere saldamente sotto la sfera pubblica, ed è anche per questo motivo che è necessario creare le opportunità affinché tutti i professionisti della salute del Servizio sanitario nazionale possano partecipare in regime di libera professione, anche intramuraria, all'erogazione di prestazioni sanitarie rientranti nei piani sanitari delle assicurazioni integrative. Questo limiterebbe la fuga del personale verso il privato e contemporaneamente garantirebbe l'entrata di risorse finanziarie che potrebbero essere messe a disposizione di tutti, conclude la Cisl.

 

In allegato il documento.