Cgil Cisl e Uil in presidio a Monza il prossimo 15 luglio

Cgil Cisl e Uil in presidio a Monza il prossimo 15 luglio

Fnp Cisl Monza Brianza Lecco

10/07/2020



Davanti all’ospedale San Gerardo, la nuova iniziativa pubblica per sollecitare la Regione a potenziare la sanità sul territorio

Cgil Cisl e Uil della provincia di Monza e Brianza e Lecco riprendono il filo della mobilitazione per la sanità lombarda. Il 15 luglio ci sarà un presidio a Monza, davanti all'ospedale San Gerardo, in via Pergolesi, per richiamare l'attenzione di Regione Lombardia sulla sanità territoriale.
Il presidio si terrà nel rispetto delle norme anticontagio, con le dovute misure di distanziamento tra i partecipanti, la mascherina e la cautela per evitare gli assembramenti. È la prima iniziativa pubblica in provincia, dopo le tre mobilitazioni che si sono svolte in giugno a Milano, in piazza Città di Lombardia, davanti alla sede della Regione.

Le tre sigle confederali ricordano, oggi come allora, che la regione è stata travolta dalla diffusione del Covid19 non solo per la virulenza della malattia, ma anche per una situazione strutturale già lacunosa nella sanità.

Cgil Cisl e Uil: salute non solo negli ospedali

I sindacati affermano che, nei mesi più drammatici della pandemia, si è combattuto disperatamente con le terapie intensive, mentre dovevano essere attivati strumenti di igiene e sanità pubblica. Quello che abbiamo visto esplodere, nella larghissima diffusione del contagio e nelle difficoltà a curare tutti, è il risultato di vent'anni di politica sanitaria regionale che ha centralizzato i servizi negli ospedali, favorito la sanità privata e destrutturato le prestazioni territoriali pubbliche. Tra la medicina generale (i medici di famiglia) e gli ospedali si è costruito il vuoto.

Le proposte per costruire una sanità territoriale più efficace ci sono. Scrivono Cgil Cisl e Uil:

“Subito: attivare almeno un nucleo di assistenza territoriale per ogni ambito. Pensiamo a presidi con la presenza di medici di continuità assistenziale, infermieri, assistenti sanitari e altre figure professionali di supporto che siano in grado di garantire un triage territoriale, di effettuare alcuni primi esami diagnostici e fornire assistenza domiciliare, a sostegno e in coordinamento con i medici di medicina generale e gli specialisti ospedalieri”.

I sindacati chiedono di cambiare il modello sanitario regionale, avviare il confronto per l'utilizzo delle risorse nazionali, utilizzare tutte le risorse europee disponibili, aumentare gli organici e stabilizzare i somministrati.

In foto: un momento del presidio a Milano del 19 giugno

Leggi il volantino del presidio del 15 luglio