Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil: le Rsa non sono adatte per i degenti dimessi da Covid-19

Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil:  le Rsa non sono adatte per i degenti dimessi da Covid-19

Sanità

17/03/2020



Appello dei sindacati: gli anziani più fragili non siano le vittime sacrificabili all'emergenza del Coronavirus

I sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno rilasciato oggi, martedì 17 marzo, un comunicato stampa contro il progetto annunciato da regione Lombardia di utilizzare anche le Rsa per ospitare i pazienti di Covid-19 anticipatamente dimessi
Giulio Gallera, assessore al Welfare di regione Lombardia, ha ventilato questa ipotesi il 16 marzo, in una delle comunicazioni quotidiane rivolte alla stampa e ai cittadini. 
Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil sono fortemente contrari e dichiarano che si tratta di un'idea contrastata anche dalle case di riposo. Il rischio per la salute degli anziani degenti nelle Rsa è altissimo. Si legge nel comunicato: 


"Oggi, nelle Rsa risiedono persone anziane in condizione di particolare debolezza. L'eventuale diffusione incontrollata del virus all'interno di queste strutture potrebbe compromettere seriamente la salute già precaria di molti ospiti, nonché mettere a grave rischio la salute del personale che presta propria assistenza al quale vanno garantiti tutti i dispositivi di tutela individuale previsti. Gli anziani sono le persone più indifese e sole di fronte all'aggressione del virus, lo continuano a ripetere gli esperti e la convivenza di persone Covid e non-Covid va esclusa dappertutto".

I sindacati scrivono che da giorni si rincorrono notizie preoccupanti, rilanciate anche da stampa e da TV nazionali e locali, di focolai che si stanno sviluppando nelle case di riposo, e la rapida e incontrollabile diffusione del contagio fa intuire che forse qualcosa ancora sfugge nella conoscenza dei suoi meccanismi di propagazione. Dicono: 

"Per questo chiediamo alla Regione Lombardia un minimo di coerenza".

I sindacati sono consapevoli dell'emergenza sanitaria in atto, che sta portando alla saturazione gli ospedali, e in particolare i reparti di terapia intensiva, ma non è mettendo a rischio altre persone che si risolve il problema.
Dichiarano che sì, serve un ulteriore sforzo straordinario per creare rapidamente nuovi poli dedicati solo Covid 19 (anche provvisori), con percorsi ad hoc che impediscano contatti con i pazienti non contagiati, ma che

"non possono essere le Rsa con presenti ospiti anziani a maggiore rischio ma occorre individuare urgentemente luoghi da adeguare e strutturare per garantire cure e livelli essenziali di assistenza secondo i protocolli messi in campo dall'Istituto superiore della sanità". (...)
Consapevoli del difficile momento i sindacati dei pensionati Spi Cgil Fnp Cisl Uilp Uil chiedono che questa decisione sulle Rsa sia ripresa in considerazione, e siano individuate altre alternative più sicure".

Leggi il comunicato stampa integrale