Previdenza
22/01/2020
Prorogata di dodici mesi la possibilità di raggiungere i requisiti per la pensione anticipata, da parte delle lavoratrici
Opzione Donna viene riconfermata, dalla legge di Bilancio, per un anno. Il pensionamento anticipato riservato alle lavoratrici, che hanno 58 anni e 35 di contributi – o 59 anni per le lavoratrici autonome – è ancora possibile.
È un risultato positivo, secondo la Cisl, e rappresenta uno spiraglio importante per le tante figure di professionalità al femminile che, con un lavoro dipendente o no, manifestano l'esigenza di ritirarsi.
Possono fare domanda per Opzione Donna le lavoratrici che abbiano raggiunto, al 31 dicembre 2019, il requisito anagrafico di 58 o 59 anni. Devono, però, aver conteggiato anche un minimo di 35 anni di contributi.
Il pensionato anticipato si attiva calcolando la mensilità solo secondo le regole del sistema contributivo e c'è dunque da aspettarsi un assegno inferiore rispetto ad altre forme di pensione.
Opzione Donna: molte le domande nel 2019
Secondo il Rapporto annuale Inps, pubblicato nel luglio 2019, almeno 14.879 lavoratrici avevano chiesto, l'anno scorso, di aderire all'opzione.
Il Sole24ore, in un articolo di novembre scorso, stimava che, a fine anno, le domande per il pensionamento anticipato al femminile avrebbero potuto raggiungere le 18 mila domande.
Sempre secondo Il Sole, Il 53,3 per cento delle domande di Opzione donna, alla data di luglio 2019, era stato inoltrato da italiane in difficoltà lavorativa, per esempio disoccupate o cassintegrate.