Parte la raccolta di firme per una legge sulla non autosufficienza

Parte la raccolta di firme per una legge sulla non autosufficienza

Notizie

18/10/2019



I sindacati chiedono da anni una normativa in grado di gestire meglio un problema che, ad oggi, riguarda 3 milioni di malati gravi in Italia. Il 16 novembre iniziativa nazionale a Roma

Parte la raccolta di firme a sostegno di una legge nazionale sulla non autosufficienza. I sindacati unitari dei pensionati si mobilitano per una richiesta avanzata da tempo alle istituzioni: una risposta organica, coerente, non frammentata al problema dei malati gravi che hanno bisogno di cure e assistenze continue. La raccolta di firme è già iniziata.
Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil richiameranno l'attenzione sulla necessità di una legge sulla non autosufficienza il prossimo 16 novembre, a Roma: è prevista un'iniziativa nazionale, dedicata alle rivendicazioni dei pensionati e sostenuta da tutte le categorie sindacali.

Non autosufficienza: emergenza nazionale

Gli ultimi dati ufficiali stimano a 3 milioni il numero di persone non autosufficienti in Italia. La maggior parte di questi sono anziani, sopra i 65 e sopra i 75 anni. Gli studi confermano che l'aspettativa di vita aumenta: in futuro, la popolazione anziana sarà sempre più numerosa, ma non tutti godranno di buona salute. Se il numero degli anziani non autosufficienti è destinato a crescere, non aumenterà, invece, la disponibilità dei familiari che potranno prendersene cura. Le statistiche dicono, infatti, che nasceranno sempre meno figli e nipoti, in grado di occuparsi dei loro anziani. Come ha detto Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, nel corso di un'intervista nella primavera scorsa, il tema della non autosufficienza può diventare una vera e propria bomba sociale.

Che cosa fanno le istituzioni

Secondo il rapporto sulla Long Term Care a cura di Cergas Bocconi, il sistema pubblico, sanitario e socio-assistenziale, copre, nel migliore dei casi, il 25 per cento del fabbisogno nazionale degli utenti anziani. Se si guarda ai non autosufficienti, la rete di servizi pubblici sociali e sociosanitari, comunque, non basta a esaudire il bisogno di tutti. Le ultime percentuali, ferme al 2016, parlano di una copertura del bisogno non oltre il 37 per cento. Per gli over 65 non autosufficienti, la parte maggiore, nel carico di cura e nel sostegno economico, è affidata alle famiglie. Per i sindacati, il problema sta in una risposta delle istituzioni finora inadeguata, disorganizzata e frammentata nella spesa, nelle risorse, negli interventi, nei servizi e nelle responsabilità tra enti diversi.

Perché una legge sulla non autosufficienza

I sindacati chiedono una legge sulla non autosufficienza che metta ordine nel ginepraio attuale e che destini maggiori risorse al problema. È necessario, tra l'altro:

  • individuare criteri uniformi per la valutazione dei bisogni
  • definire criteri uniformi sul piano nazionale per l'accreditamento dei servizi residenziali, semiresidenziali, di assistenza domiciliare e familiare
  • contestualizzare il riconoscimento dello stato di non autosufficienza, la presa in carico e il piano individuale e assistenziale
  • rafforzare l'integrazione tra politiche sociali, sociosanitarie e sanitarie
  • garantire la trasparenza delle risorse destinate ai non autosufficienti nei bilanci di aziende sanitarie e distretti. 

Leggi il volantino in pdf.