Welfare
07/06/2019
Lo scenario: in calo i posti a compartecipazione pubblica, crescono i posti letto a carico totale delle famiglie
Rsa in Lombardia e anziani non autosufficienti: a che punto siamo? L'ultimo studio a cura di Fnp Cisl Lombardia fotografa un quadro che dà segni di preoccupazione. I posti letto delle strutture socio-sanitarie della regione non bastano. A crescere sono i servizi a totale carico delle famiglie, mentre diminuiscono i posti letto che ricevono un contributo pubblico. Le liste di attesa sono molto lunghe e, di fatto, la soluzione alternativa è affidata alle "badanti".
Secondo le stime di Fnp Cisl Lombardia, nella nostra regione le famiglie spendono, ogni anno, per l'assistenza dei propri familiari a domicilio con assistenti familiari (2,2 mld/€) e ricoverati (più di 1,4 mld/€) in Rsa complessivamente circa 3,6 mld/€.
Questi, in sintesi, i dati dell'ultimo rapporto Non autosufficienza e Rsa, a cura del Dipartimento Welfare Fnp Cisl Lombardia, presentato oggi, venerdì 7 giugno, e disponibile on line nella sezione Pubblicazioni di questo sito.
Rsa in Lombardia. I numeri
Il Report “Non autosufficienza e Rsa 2018” è stato presentato ufficialmente a Borgo Priolo (Pv), in occasione del Consiglio Generale regionale del sindacato. Lo studio esamina le strutture residenziali nelle province lombarde, ad oggi 688, e le altre formule di assistenza possibile agli anziani non autosufficienti.
Al 2018, i posti letto disponibili nelle Rsa lombarde, cioè i posti letto autorizzati, sono 63.480. Rispetto al 2017, si sono persi 311 posti letto.
Calano soprattutto i posti letto contrattualizzati: sono 57.700, ben 804 in meno rispetto al 2017. Le rette dei posti letto contrattualizzati sono le più vantaggiose per le famiglie: la Regione, infatti, contribuisce in parte alla spesa, corrispondendo una cifra variabile a seconda del servizio offerto.
Nelle Rsa in Lombardia aumentano, invece, i posti letto solventi: sono 5.350, 1167 in più rispetto al 2017. Si tratta di un'ulteriore opzione per gli anziani che non dovessero trovare posto in altro modo nelle Rsa: i posti letto solventi, però, sono i più onerosi per le famiglie perché completamente a loro carico.
Rsa: il costo per le famiglie
Le rette delle strutture socio-assistenziali sono un tema delicato. In assenza di vincoli normativi, le tariffe possono variare anche di molto nelle Rsa lombarde. A Brescia, ad esempio, una retta può costare 52,66 euro, mentre a Milano arriva a 92,85 euro.
Secondo il rapporto Fnp Cisl Lombardia, la spesa sostenuta nell'anno 2018 da una persona ricoverata in una Rsa lombarda e/o dai suoi familiari, è stata di almeno 22.000 euro. La stima è stata calcolata moltiplicando la retta media minima giornaliera nella nostra regione (60,31 €) per 365 giorni.
Oltre alle rette, c'è il problema delle liste di attesa. Secondo il rapporto, tre Ats hanno una media oltre le 150 persone in attesa (Brescia, Bergamo, Brianza), due oltre 100 (Montagna, Milano) e le altre tre Ats meno di 100 persone (Insubria, Pavia, Valpadana).