È morto Beppe Orizio, Fnp Cisl Brescia

Fnp Cisl Brescia e Vallecamonica

21/12/2020



Segretario generale dei pensionati bresciani, aveva 70 anni

Giuseppe Orizio, segretario generale della Fnp Cisl Brescia, è morto nella mattina di oggi, lunedì 21 dicembre. La notizia è già stata pubblicata sul sito web di Cisl Brescia e del sindacato dei pensionati e la riunione del gruppo dirigente della Cisl provinciale, in programma proprio per oggi, è stata sospesa.
Anche giornali locali come Qui Brescia, Prima Brescia, Elive Brescia Tv, La voce del popolo, hanno pubblicato la notizia.
Ha scritto il segretario provinciale Alberto Pluda:

“La scomparsa di Orizio è motivo di grande tristezza per tutti noi della Cisl. Perdiamo un collega che aveva come segno distintivo l'entusiasmo, la capacità di trasmettere una costante voglia di fare, di capire, di agire contro le ingiustizie, di essere costruttore di un futuro migliore”.

Fnp Cisl Brescia e Cisl in lutto

Giuseppe Orizio era nato a Brescia il 10 marzo del 1950. Dopo il diploma di Ragioneria, nel 1972 aveva iniziato a lavorare alla Banca San Paolo, impegnandosi da subito con la Fiba Cisl. Delegato aziendale, componente del direttivo, Orizio è stato segretario generale della Categoria prima a Brescia e poi a livello regionale, con un'esperienza sulla formazione e la comunicazione anche a livello nazionale.
Nel 2015 è stato chiamato a far parte della Segreteria provinciale della Fnp Cisl, divenendone segretario generale il 31 maggio 2018.

Continua Pluda:

“Orizio amava il suo lavoro perché attraverso di esso poteva concretamente intervenire a tutela delle persone che affidavano alla Cisl il compito di rappresentarne interessi e aspirazioni sociali.
Era un sindacalista competente e appassionato: in qualsiasi incontro, formale o informale che fosse, e indipendentemente dal fatto che si fosse più meno d'accordo, il confronto con lui era sempre utile, sempre costruttivo.
Ci mancheranno la sua esperienza e la sua umanità, un lascito che ci stimola ad essere sempre più attenti ai bisogni dei lavoratori e a farci carico delle fragilità, specie quelle degli anziani, che tanto gli sono state a cuore nell'ultima parte della sua attività sindacale”.