Vaccini antinfluenzali: in Lombardia consegnata solo la metà

Vaccini antinfluenzali: in Lombardia consegnata solo la metà

Sanità

19/11/2020



Didonè: i medici stanno diventando capro espiatorio Ennesima brutta figura della Regione, una tragicomica rincorsa

Sui vaccini antinfluenzali continuano le brutte figure di Regione Lombardia e Ats dei territori. Nonostante le continue lamentele dei cittadini e le denunce a mezzo stampa di sindacati e partiti, anche ieri, 18 novembre, è stata consegnata la metà dei vaccini richiesti dai Medici di medicina generale. In alcuni ambulatori è andata ancora peggio: per esempio a Bergamo città, su 55 prenotazioni solo 7 hanno ricevuto il vaccino.
Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, nella nota stampa di oggi dichiara: 

“Di fronte alla inaffidabilità di questa sanità regionale continua la commedia dei vaccini in Lombardia, ma questa farsa rischia però di trasformarsi in vera e propria tragedia per le migliaia di anziani over 65 lasciati ancora senza vaccini antinfluenzali. Siamo attoniti, soprattutto alla luce della ultima nota della Ats di Milano che ha comunicato, candidamente e senza pudore, ai medici di medicina generale che "al momento attuale la filiera distributiva del vaccino antinfluenzale presenta disponibilità ridottissime di vaccino over 65, e non presenta altre disponibilità di altri vaccini antinfluenzali o pneumococcici. Non è stato comunicato quando vi potranno essere ulteriori rifornimenti".

Vaccini antinfluenzali: al sindacato arrivano continue mail e segnalazioni 

Emilio Didonè risponde sbigottito alle sempre più numerose mail che intasano gli indirizzi di posta elettronica della Fnp Cisl regionale: non passa ora che non arrivino notizia sconfortanti sulle capacità di approvvigionamento di farmacie e ambulatori.  

È solo l'ultimo tassello della purtroppo tragicomica rincorsa ai vaccini antinfluenzali di Regione Lombardia, che dopo una serie di errori nei bandi d'acquisto è arrivata in forte ritardo e con carenza di più di 500 mila dosi all'appuntamento con la campagna vaccinale di quest'anno, ancora più importante del solito per la concomitanza con la pandemia di Covid.
La situazione è degenerata: 

Siamo arrivati al punto che i medici in prima linea, quelli che ci mettono la faccia, sono stati mandati allo sbaraglio e stanno diventano il capro espiatorio delle legittime arrabbiature dei cittadini, come se fosse colpa loro se i vaccini mancano. E al tempo stesso si mettono in difficoltà gli stessi medici magari costretti a scegliere, come in una riffa, a chi fare il vaccino questa mattina....”.

“E malgrado la grande confusione che regna tra i cittadini da oltre un mese, Regione Lombardia resta chiusa nel suo palazzo senza rendersi conto, forse, delle difficoltà che un cittadino over 65 incontra per vaccinarsi. I medici, tutti i medici, e gli operatori perdono credibilità e autorevolezza nei confronti dei cittadini. Auspichiamo sia l'ultima bruttissima figura di Regione Lombardia, e l'ultima vergogna di cui noi cittadini lombardi dovremo farci carico”.

Foto Il Vagabiondo di Unsplash