Covid-19: la nuova mappa delle zone arancioni e rosse in vigore dal giorno 11 novembre

Covid-19: la nuova mappa delle zone arancioni e rosse in vigore dal giorno 11 novembre

Notizie

11/11/2020



Sono arancioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria. La provincia autonoma di Bolzano è zona rossa

La diffusione del Covid-19 cambia la mappa delle zone gialle, arancioni e rosse. Roberto Speranza, ministro della Salute, ha firmato ieri una nuova ordinanza che entra in vigore mercoledì 11 novembre e che porta da gialle ad arancioni le regioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria. La provincia autonoma di Bolzano diventa zona rossa. Le altre zone rosse, tra cui la Lombardia, restano confermate.

L'ordinanza era attesa e si basa sugli ultimi dati epidemiologici sul contagio da Covid-19: i 21 indicatori stabiliti dal sistema di monitoraggio mostrano situazioni critiche nell'aumento dei casi positivi e nella capacità di risposta del sistema sanitario. La zona arancione viene definita da uno scenario di tipo 3, con rischio medio-alto e la zona rossa figura invece in uno scenario di tipo 4, rischio alto.

Covid-19: la nuova mappa

A partire da oggi, quindi, l'Italia è così suddivisa:

  • area gialla: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto; 
  • area arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria; 
  • area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.

Nella zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti verso un'altra Regione e verso un comune diverso da quello di residenza, fatto salvo motivazioni di lavoro e di necessità. Sono vietati anche gli spostamenti all'interno del proprio comune, eccetto che per fare la spesa, accompagnare i bambini a scuola – dagli asili fino alla prima media – o altri impegni urgenti.
In zona arancione è possibile uscire di casa all'interno del proprio comune, ma è raccomandato di evitare gli spostamenti superflui.
I bar e i ristoranti fanno attività solo da asporto e con consegna a domicilio, mentre fra i negozi restano aperti solo quelli di generi alimentari e di prima necessità.

Consulta l'infografica del ministero della Salute