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06/11/2020
Si esce con autocertificazione, ma rispetto al lockdown di marzo sono aperti parchi e librerie. Si fa la spesa, ma nel proprio comune
Zona rossa: che cosa si può fare e che cosa è vietato? Il decreto che regola le nuove limitazioni anti-contagio, valido da oggi, 6 novembre, stabilisce una serie di divieti molto simili al lockdown del marzo scorso. Ci sono però, anche delle differenze.
Le procedure più importanti da ricordare sono l'autocertificazione, da compilare e portare sempre con sé quando si esce di casa e la mascherina.
L'autocertificazione è quella pubblicata dal ministero dell'Interno con la data di ottobre 2020.
In zona rossa, nel modulo il cittadino dichiara di essere uscito per andare al lavoro, anche in un comune diverso da quello di residenza, o per accompagnare il figlio a scuola o per motivi di salute o di necessità.
Non si supera il confine del proprio comune per altri motivi, salvo, si legge nel decreto,
“per motivi di necessità o per svolgere attività o per usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
In breve, la spesa si fa il più possibile vicino a casa, ma se nel proprio comune di residenza, per esempio, non ci fosse un negozio di lampadine o di pile, sarebbe possibile recarsi nel paese vicino.
Zona rossa: i negozi aperti
Rispetto al primo lockdown, in zona rossa restano aperte più categorie di negozi: oltre a rivendite di generi alimentari, farmacie e altri negozi di beni di prima necessità, sono aperti parchi, librerie, bar e ristoranti che siano in grado di offrire la consumazione da asporto.
È ancora possibile uscire per una passeggiata vicino casa, mentre chi ama fare una corsa all'aperto o un giro in bicicletta può farlo, all'interno del proprio comune. Non si può, però, andare a correre in compagnia di un amico, ma lo sport si pratica solo a livello individuale.
A differenza del marzo scorso, è possibile andare dal parrucchiere – sempre su appuntamento e con mascherina – e si può andare a Messa, rispettando il limite consentito di persone all'interno di ciascuna chiesa.
L'autocertificazione, infine, si compila se si deve uscire nelle ore del coprifuoco, dalle 22 della sera alle 5 del mattino dopo.
In zona rossa, per andare a trovare un parente che vive in un altro comune, bisogna portare un'autocertificazione e dichiarare una comprovata necessità.
Il Dpcm del 3 novembre stabilisce che la classificazione nelle tre zone può cambiare, laddove gli indicatori mostrino un miglioramento, ma a patto che passino 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello precedente.
Scarica l'autocertificazione