Milano invecchia: una smart city per chi è più fragile

Milano invecchia: una smart city per chi è più fragile

Fnp Cisl Milano Metropoli

26/10/2020



Sul quotidiano Il Giorno del 22 ottobre, il commento di Gabriella Tonello, segretaria generale del sindacato dei pensionati Cisl Milano Metropoli

Milano invecchia: le infrastrutture, le tecnologie e i servizi ispirati al modello della smart city devono essere pensati per chi è più fragile. È questo il focus dell'intervento di Gabriella Tonello, segretaria generale di Fnp Cisl Milano Metropoli, pubblicato sul quotidiano Il Giorno giovedì 22 ottobre. Tonello esordisce ricordando il contagio da Covid-19 che, in questi ultimi mesi, vede una curva crescente soprattutto nella metropoli ed evidenzia quali sono i bisogni, sul breve, medio e lungo termine, di una fascia di popolazione che è sempre più numerosa in città.
La pandemia colpisce soprattutto gli anziani: quelli che sono costretti a casa in quarantena, quelli che si impongono un isolamento per prudenza, quelli che sono ospiti della Rsa. Ad oggi, sottolinea Tonello,

“manca un'assistenza domiciliare integrata che non può essere scaricata esclusivamente sui medici di famiglia”.

Milano invecchia e gli anziani sono sempre più soli

Tonello ricorda che, nei mesi della prima ondata di emergenza sanitaria, è stato soprattutto il volontariato a coprire le lacune nell'assistenza sociale ai più deboli. Sottolinea, però, che alla lunga il volontariato non può essere sufficiente.
Servono interventi strutturali
: a cominciare dall'abbattimento delle barriere architettoniche, passando dalla medicina sul territorio, dai servizi, dalle occasioni di socializzazione.
Scrive Tonello:

“La smart city non va intesa solo al servizio delle attività economiche, ma anche, direi soprattutto, dei più fragili e dei più poveri. I sindacati dei pensionati chiedono che si sviluppi un grande confronto. Milano città alla portata di tutti, ricchi e poveri, forti e deboli, giovani e anziani: è il sogno da realizzare, ma siamo ancora lontani”.

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